C’era una volta un ragazzo proveniente da un piccolo paese ai piedi della Sila che trascorreva gran parte delle sue giornate dedicandosi alle sue più grandi passioni: la musica e la matematica.
Renato Caruso nasce l’1 gennaio del 1982 nella provincia di Crotone e già all’età di 5 anni tiene fra le mani la sua piccola chitarra grazie al padre, musicista autodidatta e insegnante di filosofia, che sa trasmettere grande interesse e fascino per l’arte e la cultura. Da quel giorno, e con un po’ di capricci, molte ambizioni e un sacco di libri per la testa, il piccolo Renato incomincia a sognare il proprio futuro come musicista e compositore. Fino all’età adolescenziale alterna la scuola allo studio dello strumento sfiorando spesso le dieci ore al giorno e così, questa grande determinazione trasmessa dal carattere caparbio della madre, impiegata in ospedale, lo ripaga parecchi anni dopo portandolo a diplomarsi con grande soddisfazione in chitarra classica al conservatorio.
A quel punto Renato ormai adulto, decide di lasciare la sua terra per ampliare le sue conoscenze e affrontare gli studi universitari. Si trasferisce nella bella Bologna per concentrarsi oltre che sulla musica anche sui numeri, l’elettronica, l’informatica… materie che lo affascinano sia da un punto di vista tangibile che filosofico. Parte con il primo treno di settembre e grazie ad una borsa di studio si iscrive alla facoltà di Informatica.
Ma, perché sceglie proprio Bologna? Diciamo che spesso i film aprono le porte della fantasia offrendo una chiave di lettura affascinante delle cose soprattutto alla mente di un giovane innamorato della vita ed è esattamente quello che succede a Renato e al suo caro amico Simone in quegli anni. Dopo aver visto e rivisto la pellicola di Enza Negroni “Jack Frusciante è uscito dal gruppo“, i due amici si convincono che la Bologna degli anni ’90, quella degli universitari, delle feste, quella autentica in pieno fermento culturale di giorno e in totale euforia di notte, faccia al caso loro. Renato capisce che la “città delle due torri” è in grado di accoglierlo per ciò che è, un ragazzo di umili origini ma con grandi sogni. Qui si laurea e colleziona una lunga lista di legami indissolubili, concerti e collaborazioni artistiche significative che lo preparano ad un nuovo percorso. Un pò per amore e un pò per nuovi obiettivi, prepara le valigie verso una nuova meta: Milano.
Forse certe cose capitano per un allineamento mistico di costellazioni, forse succedono perchè sono scritte dall’inizio nel libro del nostro destino o magari perchè siamo noi a sceglierle inconsapevolmente e coscientemente, attraverso il nostro temperamento e il nostro credo ma ad ogni modo, dopo 3 anni molto faticosi lavorando come programmatore informatico in diversi comuni milanesi, i sogni tornano a bussare alle porte della vita. Renato fa un incontro piacevolmente inaspettato… il noto cantautore Ron gli dà la possibilità di entrare nell’ambiente professionale musicale permettendogli di lavorare nella sua accademia come docente di chitarra. Questa collaborazione dura 5 anni e gli dà modo di suonare successivamente su palcoscenici importanti, come per esempio quello del Primo Maggio a Roma, con altri artisti di fama nazionale quali: Fabio Concato, Tricarico, Dik Dik, Alex Britti, Raul Casadei, Red Ronnie, Edoardo Bennato e molti altri. Ha un amore sconfinato per Pino Daniele, i suoi tutorial su YouTube hanno circa 5 milioni di visualizzazioni. Ama rileggere le sue composizioni ed è uno dei suoi più grandi interpreti. Oltre all’attività concertistica lavora come consulente musicale per le reti televisive Mediaset durante la trasmissione “Caduta Libera” di Gerry Scotti, insegna in nuove accademie, programma cartoline digitali per numerosi artisti tra i quali Mario Venuti, Mannarino, Virginio e poi produce, scrive, collabora con tanti altri professionisti e produttori del settore.
Renato, inarrestabile e volenteroso come sempre, decide di approfondire i suoi studi iscrivendosi ad un altro corso di laurea, quello di Informatica Musicale. Da quel momento comprende a pieno ciò che lo appassiona veramente, capisce esattamente quale sia la giusta direzione da prendere: la strada che unisce note e numeri, la divulgazione scientifico-musicale. Questo è un periodo di intenso studio, ricerca, composizione e album dedicati a quegli scienziati, matematici e filosofi che in passato hanno trovato una stretta correlazione tra la matematica e la musica. Pitagora, Einstein, Alan Turing, Galileo Galilei e molti altri fra i suoi più grandi miti.
Iniziano così ad arrivare diverse richieste di collaborazione con riviste per le quali scrive articoli che parlano di scienza e musica, pubblica il suo primo libro, poi il secondo, il terzo, il quarto… la vita prende via via una forma sempre più definita, più limpida… tiene seminari nelle scuole e in università fino ad ottenere una borsa di ricerca presso l’Università degli Studi di Milano-Bicocca e presentare il suo mondo matemusico in manifestazioni culturali come La Milanesiana di Elisabetta Sgarbi con nomi del calibro di Piergiorgio Odifreddi, Giovanni Caprara, ecc.
Tutto questo non sarebbe mai potuto succedere se durante questo intenso percorso non fosse stato sostenuto e incoraggiato dalle persone a lui care e da un grande professionista della comunicazione, produttore esecutivo, editore e soprattutto amico, Riccardo Vitanza. Riccardo crede in lui, investe nei suoi progetti e lo motiva a proseguire sulla strada della composizione e della divulgazione.
Forse quel famoso allineamento mistico di costellazioni o quella testardaggine tipica di Renato, nato sotto il segno del Capricorno, lo porterà a proseguire il suo percorso all’infinito… è tutto ciò che continua a sognare. 🙂
NOTE
DO – Come Diogene cerca la Verità/Libertà, sappiamo che fine fece Diogene!
DO#/REb – Preferisce ascoltare pianisti (classici) che chitarristi.
RE – “Strimpella” un po’ di strumenti ed è YouTuber (5 milioni di visualizzazioni).
RE#/MIb – Ascolta di tutto, anche i grilli la sera!
MI – Non beve caffè e non usa bagnoschiuma (ama i saponi).
FA – Il fratello, Giuseppe, è un muralista. La mamma si chiama Sara (ex impiegata) e il papà Gino (ex insegnante di filosofia).
FA#/SOLb – Ama la scienza e la filosofia, spesso segue lezioni “a caso” in università.
SOL – Ama la campagna, l’odore del camino, il suono dell’acqua che scorre nei ruscelli e da amava smontare bmx e macchinine per capirne il funzionamento.
SOL#/LAb – Le sue serie preferite sono “The Big Bang Theory” e “Silicon Valley”.
LA – Ha insegnato matematica, informatica, musica e sostegno nelle scuole elementari, medie e superiori.
LA#/SIb – Il suo sogno è passeggiare con Pitagora e Pascal.
SI – Nasce il giorno di capodanno, alle 00:02, e per 11 anni porta i capelli lunghi, ora non si pettina mai quando esce di casa! I capelli si autopettinano!
PS: le note sono 12 non 7!